7-8 Da Jasper a
Prince George
Il tempo è molto nuvoloso e piove ma
prima di lasciare Jasper saliamo sull'Old
Fort, un promontorio dal quale si vede
tutta la vallata e l'Athabasca River che
costeggia la città.
Con un po' di tristezza iniziamo il
tragitto con cui ci lasciamo alle spalle
le Rocky Mountains e ci dirigiamo a
Prince George dove avremmo trascorso la
notte. Il viaggio non è molto lungo ma
ce la prendiamo comoda, i paesaggi sono
molto belli. Più o meno a meta strada
decidiamo di fermarci per pranzare.
Usciamo dalla strada principale ed
entriamo in McBride, un piccolo e
all'apparenza anonimo paese nel quale
trascorriamo piacevoli momenti nei
pressi della stazione che funge anche da
visitor center, bar, negozio di
souvenir. Ci accampiamo nei pressi dei
giardinetti adiacenti alla ferrovia. La
stazione è molto bella, piccola e
caratteristica. Al bar una signora fa da
mangiare in una cucina a vista come se
fosse a casa propria, nella vetrina sono
esposte le tipiche cheescake.
In lontananza un treno segnala l'arrivo
e una volta giunto in stazione fa sosta
per qualche minuto. E' un treno
turistico di pochi vagoni con la tipica
locomotiva americana, non resisto e
scatto qualche foto con grandangolo e
fisheye.
Ci rimettiamo in viaggio e verso fine
pomeriggio arriviamo a Prince George e
dopo aver chiesto informazioni al
visitor center ci rechiamo al Esther's
Inn, l'hotel dove trascorriamo la notte.
La scelta di questo hotel è dovuta alla
presenza di piscine al chiuso e di
scivoli d'acqua. Purtroppo questi ultimi
sono inagibili causa ristrutturazione.
Ci rilassiamo comunque tra piscina,
idromassaggio e sauna e approfittiamo
della presenza della lavanderia,
compresa di asciugatrice, per fare il
bucato. Ceniamo al ristorante
mediterraneo Cimo, suggerito dalla
Lonely Planet. La scelta è ottima, forse
il miglior ristorante di tutta la
vacanza. |
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